Il Commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan, a seguito della visita ufficiale in Giappone avvenuta tra il 20 e il 22 aprile a Tokyo e conclusasi con il G7 dell’Agricoltura di Niigata, ha auspicato che il negoziato relativo all’Accordo di libero scambio tra Unione Europea (“UE”) e Giappone possa concludersi entro il 2016.

Egli ha infatti dichiarato che, “se da parte del Giappone c’è la volontà politica di affrontare i temi rimasti aperti,  dovrebbe essere possibile trovare un accordo già quest’anno”.

Le trattative per l’Accordo di libero scambio tra UE e Giappone – iniziate nel 2013 con la prospettiva di concludersi nel 2015 – sono state rallentate da una serie di pretese reciproche avanzate dalle due parti. Infatti, da un lato, il Giappone chiede l’eliminazione delle tariffe doganali imposte dall’UE sulle automobili e sui prodotti elettronici giapponesi. Dall’altro l’UE vuole una maggiore apertura del mercato giapponese sul versante dei dazi su alimenti e bevande, in particolare carne di suino, pasta e vino, e una maggiore trasparenza e apertura in materia di appalti pubblici.

Bruxelles è disponibile a “considerare alcune limitate sensibilità giapponesi, a condizione che sia garantito l’accesso al mercato”. Inoltre, come ha sottolineato il Commissario Hogan, data la crescente popolarità della cucina giapponese in Europa, la conclusione dell’Accordo di libero scambio consisterebbe in un’ottima opportunità per i produttori agricoli giapponesi di avere accesso al mercato europeo, che conta 500 milioni di consumatori.

Nel 2015 il Giappone è stato il quinto più grande importatore di prodotti agricoli e prodotti agricoli processati provenienti dall’UE, ricevendo il 4,1% del totale delle esportazioni agricole dell’UE.

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