Industria 4.0: il MISE fornisce i primi chiarimenti sull’iperammortamento

Il MISE ha pubblicato sul proprio sito internet (http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/iper-e-super-ammortamento) alcune risposte ai primi quesiti giunti in ordine alla applicazione della maggiorazione del 150% (iperammortamento).

Estremamente favorevole appare il chiarimento relativo al software, secondo cui se un bene digitale incluso in quelli agevolabili con l’iperammortamento secondo l’allegato A contenuto nella legge bilancio 2017 (bene “Industria 4.0”) viene acquistato a un prezzo unitario comprensivo del software necessario per il suo funzionamento (software embedded), l’intero corrispettivo potrà beneficiare della maggiorazione fiscale del 150 per cento.

In ordine all’atteso chiarimento relativo al concetto di “interconnessione” è stato poi spiegato che un bene “Industria 4.0” può essere definito interconnesso alla presenza di due requisiti:

  • deve scambiare informazioni con sistemi interni (ad esempio altre macchine dello stabilimento, sistema gestionale, sistemi di pianificazione, sistemi di progettazione e sviluppo del prodotto, monitoraggio, anche in remoto, e controllo,etc.) o esterni (clienti, fornitori partner nella progettazione e sviluppo collaborativo, altri siti di produzione, supply chain, ecc.) per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute (esempi: TCP-IP, HTTP, MQTT, ecc.);
  • deve essere riconoscibile in modo univoco tramite un indirizzo IP.

Risposte più restrittive sono state invece fornite in relazione ai seguenti temi:

  • un bene strumentale “Industria 4.0” consegnato nel 2016 non può usufruire della maggiorazione del 150% in quanto il periodo agevolato scatta solo a partire dal 2017. Tuttavia può beneficiare della maggiorazione del 40% (superammortamento previsto dalla Legge di Stabilità 2016). Lo stesso discorso vale anche se il bene strumentale, acquistato nel 2016, entra in funzione ed è interconnesso nel 2017;
  • l’ acquisto di software (indicato nell’Allegato B della Legge di Bilancio 2017) effettuato nel 2017, può beneficiare della maggiorazione del 40% solo a condizione che l’impresa usufruisca al tempo stesso dell’ iperammortamento al 150%, indipendentemente dal fatto che il bene immateriale sia o meno specificatamente riferibile o collegato al bene materiale agevolato;
  • la perizia giurata sull’ interconnessione, necessaria per i beni di valore superiore a 500.000 Euro, deve essere fatta per singolo bene acquisito.

 

Angela Valente

© 2017 Studio Legale De Berti Jacchia Franchini Forlani

Prodotto Food: De Berti Jacchia Franchini Forlani premia Parmareggio

Si è tenuta settimana scorsa, giovedì 16 febbraio, la premiazione della terza edizione del PRODOTTO FOOD un conferimento dedicato a valorizzare le realtà imprenditoriali che più hanno puntato sulla Ricerca & Sviluppo e hanno saputo rispondere con l’innovazione alle richieste del consumatore moderno.

Presente sul palco per conferire il premio “innovazione” Massimiliano Gazzo, partner e responsabile dell’area tax di De Berti Jacchia Franchini Forlani, lo studio che ormai da qualche anno ha lanciato l’Osservatorio DBJWatch con la finalità proprio di monitorare l’innovazione e supportare le aziende più meritevoli sotto il profilo della capacità di innovare che operano nel mondo del food e del turismo.


Massimiliano Gazzo
: “L’anno scorso noi per primi abbiamo premiato 2 start up e 1 progetto di impresa. Quest’anno, perfettamente in linea con lo scopo con cui è nato l’Osservatorio –e cioè essere un luogo che sia chiamato “casa” per chiunque sta lavorando per costruire innovazione in due settori chiave della nostra economia e identità: il buon cibo e l’accoglienza– siamo stati felici di premiare un’azienda come Parmareggio”.

Durante l’evento si è anche parlato delle nuove opportunità garantite da driver fiscali a supporto dell’innovazione che coinvolgono il ciclo completo delle attività interne alle aziende: dalla ricerca e sviluppo al prodotto finito attraverso l’innovazione di processo, la valorizzazione degli intangibles (basti pensare al patent box) e gli investimenti in nuovi impianti.

Continua Gazzo: “Proprio in riferimento a quest’ultima opportunità, quest’anno continuiamo a supportare le aziende che intendono innovare cercando di rendere più semplice il percorso per poter beneficiare dei rilevanti incentivi fiscali connessi al progetto di Industria 4.0 sviluppato in ambito governativo. E’ fondamentale portare le imprese a conoscenza di questi temi: noi abbiamo già prodotto un primo alert e stiamo organizzando l’evento  “Industria 4.0: investimenti, produzione e innovazione” previsto la prima settimana di aprile in collaborazione con consulenti aziendali e docenti universitari”.

Incentivi fiscali e “Industria 4.0”: cosa prevede la legge di Bilancio 2017

L’adozione da parte del Governo del Piano Nazionale “Industria 4.0” (2017- 2020) per la trasformazione tecnologica e digitale dell’industria rappresenta una grande opportunità per le imprese italiane che investono nelle nuove tecnologie.

Il Piano, infatti, ha come obiettivo quello di promuovere attraverso molteplici strumenti gli investimenti delle imprese in beni e tecnologie che consentono la connessione tra sistemi fisici e digitali, le analisi complesse (Big Data), gli adattamenti real-time del sistema produttivo, e la digitalizzazione dei processi produttivi in generale, incentivando anche gli investimenti in tecnologie Agrifood, Bio-based economy e a supporto dell’ottimizzazione dei consumi energetici. In tale contesto, è stato previsto, a titolo di esempio, un programma di sviluppo e diffusione delle tecnologie di agricoltura di precisione e delle innovazioni della produzione del cibo.

La Legge di Bilancio 2017 (Legge 11.12.2016, n. 232 pubblicata sul S.O. n. 57 alla G.U. 21.12.2016 n. 297) – nel seguito anche “Legge di Bilancio” – ha previsto un pacchetto fiscale di incentivi per le imprese che investono nella trasformazione tecnologica e digitale in chiave “Industria 4.0”.

Il presente alert si sofferma sulla disciplina del c.d. iper-ammortamento, ossia una maggiorazione del 150% dell’ammortamento ordinario per gli investimenti in economia digitale, e sulla proroga del c.d. super- ammortamento, la maggiorazione del 40% dell’ammortamento ordinario sui beni strumentali nuovi acquistati nel corso del 2017.

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