Il Consiglio dell’UE ha approvato nuove regole per l’attività di pesca esterna

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In data 20 giugno 2017, il Consiglio dell’Unione europea ha raggiunto un accordo con il Parlamento europeo su nuove norme per la gestione sostenibile delle flotte da pesca esterne. Il regolamento si applicherà a tutte le navi europee che svolgono attività di pesca fuori dalle acque dell’Unione e alle navi di Paesi terzi che svolgono attività di pesca nelle acque dell’Unione.

Il nuovo regime semplifica le regole esistenti e ne amplia il campo di applicazione, con il fine di rendere coerenti le dimensioni esterna ed interna della gestione della pesca, e prevede una revisione del sistema delle autorizzazioni in modo che le attività di pesca dell’UE al di fuori delle acque dell’Unione rispettino norme e principi analoghi a quelli applicabili nelle acque dell’UE.

In base al nuovo regime di autorizzazioni, infatti, le navi europee, prima di poter svolgere attività di pesca al di fuori delle acque dell’Unione, necessiteranno non solo di un’autorizzazione o dell’accordo del Paese terzo interessato, ma anche di un’autorizzazione rilasciata dal proprio Stato membro di bandiera. Le varie procedure di autorizzazione sono inoltre migliorate al fine di limitare gli oneri amministrativi, accrescere la certezza del diritto, garantire il pari trattamento di flotte interne ed esterne e ridurre i tempi di risposta a chi presenta domanda.

Il Segretario parlamentare Maltese per l’agricoltura, la pesca e i diritti degli animali, Clint Camilleri, ha affermato: “Grazie alle nuove norme più trasparenti l’UE sarà maggiormente in grado di controllare le proprie navi ovunque operino e di contrastare la pesca illegale. Siamo orgogliosi di portare a termine il nostro semestre per quanto riguarda la pesca con un risultato così significativo”.

L’accordo sulla pesca deve ancora essere approvato dal Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio (Coreper) e, dopo l’approvazione formale da parte del Consiglio, il nuovo atto legislativo sarà sottoposto al Parlamento europeo per una votazione in prima lettura e al Consiglio per l’adozione definitiva. Il nuovo regolamento dovrebbe entrare in vigore entro la fine del 2017.

 

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Giovanna Bagnardi e Davide Scavuzzo